3 Settembre 2019 - 9.21

Working Title Film Festival 4, 20 film in concorso

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Il racconto del lavoro attraverso gli sguardi del cinema: documentario, di finzione, ibrido, sperimentale e visionario. Giunto alla quarta edizione, Working Title Film Festival – festival del cinema del lavoro, a Vicenza dall’1 al 5 ottobre 2019, accentua il suo carattere internazionale (7 italiani su 20 film in concorso, provenienti da 10 paesi) e l’attenzione allo sguardo femminile (circa la metà dei registi sono donne). E inaugura una sezione Industry con il meeting tra produttori e registi “Work in progress” (il 5 ottobre) pensato per far crescere progetti in fase di sviluppo sul tema del lavoro. L’evento inaugurale è la presentazione del libro La dissolvenza del lavoro. Crisi e disoccupazione attraverso il cinema (Ediesse, 2019) con l’autore Emanuele Di Nicola, giornalista e critico cinematografico.

Il programma del festival è stato presentato in anteprima il 1 settembre allo spazio della Regione del Veneto presso l’Hotel Excelsior al Lido di Venezia, nell’ambito della 76° Mostra del Cinema di Venezia. Nell’occasione sono stati presentati la sigla di WTFF4, realizzata dalla motion graphic designer Chiara Cant con il brano musicale Aurora di LSKA, i premi, realizzati dal designer Roberto Simoncello con la stampante 3D del Fablab Dueville, e il catalogo, di cui Andrea Xausa ha curato la realizzazione grafica e Giulia Galvan le traduzioni.

«La selezione dei film di quest’anno mi riempie di orgoglio per diversi motivi – commenta Marina Resta, direttrice artistica di Working Title Film Festival -. Uno di questi, che scontato non è, è la numerosa presenza di registe in tutte le sezioni (circa la metà dei film). Non una mera questione di quote rosa, ma di alta qualità dei film proposti, che sono anche stati realizzati da donne. È un dato incoraggiante, visto che alcuni ruoli come la regia (ma anche la fotografia, il suono…) sono monopolizzati dal genere maschile. Le registe dei film in concorso, ma anche i loro colleghi maschi, ci offrono sguardi inediti e personali sulla società odierna nella dimensione locale e globale».

Due le macro sezioni di concorso internazionali: “WTFF”, la cui giuria attribuirà il premi al miglior   lungometraggio e al miglior cortometraggio; e “Extraworks” per il cinema sperimentale, ibrido e la video arte.

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