Zaia: “L’etichettatura irlandese del vino è un pericolo per la nostra viticoltura”
“La legge irlandese, frutto del colpevole silenzio dell’Unione, che prevede l’etichettatura degli alcolici con avvertenze sanitarie è un rischio incombente sulla nostra filiera vitivinicola. Ma è anche un attacco ad un simbolo della nostra tradizione e identità, relegato da questo provvedimento a semplice ‘bevanda’, in barba ad ogni logica, studio, approfondimento culturale o scientifico. Purtroppo, c’è un’Europa che, ancora una volta, assiste inerme alla messa in pericolo dei propri prodotti più rappresentativi e affermati sui mercati, simbolo di una produzione che non esito a definire ‘monumentale e identitaria’ oltre che caratterizzata da un consumo tradizionale da millenni. Come i monumenti più preziosi anche il nostro vino deve essere difeso da quello che appare davvero uno sfregio: assimilare il consumo del vino, nella grandissima maggioranza dei casi responsabile ed estremamente limitato, ad un mero rischio per la salute, infatti, svela ancora più dell’incomprensibile ambiguità di chi approva simili norme la passività di un’Europa che nella difesa e nella tutela delle sue produzioni più tipiche rinuncia ad essere efficace”.
Così il Presidente della Regione del Veneto, interviene in merito all’etichettatura del vino con messaggi di pericolo per la salute della quale è stata annunciata la conversione in legge dalle autorità di Dublino.