Zaia preoccupato dal silenzio dell’Europa sul caso Prosek: “Pronti a fare causa ai croati”
Non si ferma la “guerra” contro il nome Prosek da parte della Regione Veneto con in testa il suo governatore Luca Zaia, che si dice “fortemente preoccupato” della situazione anche “alla luce di alcuni segnali su temi analoghi che arrivano dall’Europa”.
Il tema a cui si riferisce il governatore è quello dell’aceto “balsamico” sloveno a cui recentemente si è aggiunto anche quello “made in Cipro”.
Sul Prosek invece gli uffici europei competenti fino ad ora non si sono espressi in merito alla vicenda dopo il ricorso presentato dall’Italia e secondo Zaia “devono mettersi in testa che difendere l’identità è fondamentale perché significa rispettare il lavoro di persone che magari oggi non ci sono più, ma che negli anni hanno dato vita a veri e propri fenomeni agroalimentari”.
La Regione Veneto è dunque in attesa di una risposta europea (che sino ad ora, come scritto, pare non arrivare). L’ultima mossa del Veneto? “Fare causa ai croati visto che stanno cercando di usare un nome che non è loro” spiega Zaia, a cui fa eco anche il senatore cadorino e responsabile nazionale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo: “Bisogna farsi sentire con la Commissione Europea e i suoi servizi: quello che è stato fatto finora non è sufficiente – si legge in una nota -. Continuando così non si potrà fermare l’apertura di una strada che, una volta avviata, sarà senza ritorno. Chi siede oggi nei palazzi del potere deve darsi una mossa per sventare questa minaccia e mettere in chiaro che i gioielli italiani sono merce unica e non replicabile, nemmeno nel nome”.
(Foto: Qdpnews.it ).