Zaia: “Prudenza sulle trivelle in Adriatico” – In Polesine calo dei terreni fino a 4 metri
“La mia è una posizione di coerenza, visto e considerato che nel 2016 ho sostenuto il referendum. Un referendum che ha avuto l’85,5 per cento dei Veneti che si è espresso contro il proseguo delle estrazioni di gas senza limiti di tempo. Ci rendiamo conto che in questo momento l’emergenza energetica ci porta a fare anche questi ragionamenti, ed è corretto sondare tutte le possibilità, ma è pur vero che le perforazioni nel nostro Polesine hanno dato vita ad una subsidenza, cioè un calo dei terreni, fino a 4 metri”.
Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, al termine dell’incontro tenutosi oggi pomeriggio a Roma con il Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.
“Senza citare altri elementi tecnici, dico che le garanzie sono veramente minimali perché questo non accada ancora – prosegue il Governatore del Veneto – Quindi, siamo contrari a nuove perforazioni, piuttosto siamo disponibili, sin da ora, a potenziare l’attività del rigassificatore”.
Ieri intervenuto il sindaco leghista di Porto Tolle
Il sindaco leghista di Porto Tolle (Rovigo), Roberto Pizzoli, ribadisce la propria contrarietà ai progetti di trivellazione alla ricerca di gas nel mare Adriatico: “C’è un’interlocuzione con i nostri referenti politici per cercare di scongiurare le trivellazioni – afferma- Abbiamo parlato con il deputato Alberto Stefani della Lega e con il senatore Bartolomeo Amidei di Fratelli d’Italia, che sono stati eletti qui.
Sono i primi a doversi confrontare con noi”.
Il fronte dei sindaci del delta del Po, aggiunge, “è trasversale, siamo contrari all’estrazione del metano per il pericolo di subsidenza”. Quanto all’indicazione geografica, dal 45esimo parallelo a sud, delle estrazioni, Pizzoli spiega che questa ‘linea’ “passa per Boccasette, estremità nord del nostro territorio. Nell’emendamento c’è scritto da Boccasette alla foce del Po di Goro. Praticamente estrarrebbero davanti alle coste di tutto il comune di Porto Tolle”. E sui maggiori livelli di sicurezza garantiti dalle nuove tecnologie, il sindaco conclude:: “al limite ci vorrebbe una commissione scientifica, ma resta il fatto che il nostro territorio ha già dato abbastanza. Negli anni Cinquanta con le estrazioni di metano siamo finiti in media tre metri e mezzo sotto il livello del mare”. (ANSA).