Zoppello (Rigeneriamo Vicenza): “Rigeneriamo anche le palestre”
Riceviamo e pubblichiamo da Rigeneriamo Vicenza Zoppello Sindaco:
“Tra le molte situazioni deficitarie della città, sicuramente spicca la situazione delle palestre comunali in cui si allenano i nostri ragazzi. I problemi sono almeno due: da un lato la cronica mancanza di spazi per le varie discipline che troppo spesso devono emigrare fuori dal comune capoluogo per garantire allenamenti continuativi agli atleti, ad esempio pallavolo, basket e ginnastica ritmica che spesso deve andare a Motta e a Torri di Quartesolo. Questo aspetto non è una novità di questi anni, anzi spesso a settembre ci sono società che si contendono gli spazi aspramente all’assessorato allo sport, con incastri e spostamenti degni di un puzzle Ravensburger da 5000 pezzi. Dall’altro lato, ci sono situazioni che definire precarie è eufemistico: al Palalaghetto piove dentro, alla Piarda non ci sono parcheggi disponibili e il campo, anche se storico, è al limite delle dimensioni (impossibile tirare da 3 dall’angolo della lunetta), le palestre della Stanga e di Campedello avrebbero bisogno di una ristrutturazione completa, alla Rodolfi durante le partite di campionato i genitori sono a bordo campo, all’Ambrosoli il tabellone è imbarazzante e i genitori sono assiepati sulla porta di ingresso. In una città che davvero voglia investire nello sport come volano di crescita dei giovani, è indispensabile muoversi per adeguare gli spazi a disposizione delle società sportive, che già fanno miracoli per tenere in piedi le attività tra burocrazia e costi. “Le proposte di Rigeneriamo Vicenza – sottolinea il delegato allo sport Andrea Maroso – sono basate sulle precise richieste delle società e associazioni sportive: una profonda riqualificazione delle strutture sportive, come hanno fatto Verona appoggiandosi ad AGSM e Valdagno con i fondi europei (creando un ufficio ad hoc); uno sconto robusto sui canoni di locazione e un sostegno per le incombenze extra sportive per le società, anche alla luce della riforma dello sport fresca di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ad esempio aiutandole sul versante della sicurezza e della organizzazione del lavoro (corsi antincendio, formazione BLSD, piani di emergenza). Troppo spesso le società si sentono lasciate sole dalla pubblica amministrazione.”